Medicina e Patologia Orale
La patologia orale è un campo della medicina che si occupa delle malattie e dei disturbi che colpiscono la cavità orale, comprese le gengive, i denti, la lingua, le labbra, il palato e le strutture ossee circostanti. Le patologie orali possono variare da condizioni lievi e transitorie a malattie gravi e croniche.
Le principali categorie di patologie orali includono:
1. Malattie dentali
Carie dentale: Una delle patologie orali più comuni, causata dalla demineralizzazione dei denti dovuta all’attacco di batteri che producono acidi a seguito della fermentazione degli zuccheri.
Malattia parodontale: Infezione delle gengive e dei tessuti di supporto dei denti. Può variare da gengivite (infiammazione delle gengive) a parodontite, che può comportare la perdita dei denti.
Abcessi dentali: Raccoglimento di pus all’interno del tessuto gengivale o osseo, spesso dovuto a un’infezione batterica.
Sensibilità dentale: Una condizione che provoca dolore acuto in risposta a stimoli come cibi caldi, freddi o dolci.
2. Malattie della mucosa orale
Stomatiti: Infiammazione della mucosa orale, che può essere causata da infezioni virali (come l’herpes simplex), batteriche o traumatiche.
Aftosi orale (aftosi o ulcere): Piccole ulcere dolorose che si formano sulla mucosa orale. Non si conosce con certezza la causa, ma può essere legata a fattori genetici, stress o carenze nutrizionali.
Leucoplachia: Lesione precancerosa che appare come macchie bianche o grigiastre sulla mucosa orale. È spesso associata al consumo di tabacco e alcol.
Lichen planus orale: Malattia infiammatoria cronica che colpisce la mucosa orale, causando lesioni bianche o eritematose.
3. Malformazioni e anomalie dello sviluppo
Cisti orali: Sacche piene di liquido o materiale semisolido che si sviluppano all’interno dei tessuti orali.
Fibromi orali: Tumori benigni formati da un eccesso di tessuto fibroso, che possono essere rimossi chirurgicamente.
Anomalie dentarie: Come denti inclusi (denti che non riescono a erompere correttamente) o malocclusioni (problemi nel corretto allineamento dei denti).
4. Malattie infettive
Infezione da Herpes simplex: Il virus herpes simplex (HSV) può causare piaghe dolorose sulla bocca e sulle labbra (herpes labiale).
Candida orale: Infezione fungina che può causare placche bianche nella bocca, soprattutto in persone con sistema immunitario indebolito o che usano protesi dentarie.
Micosi orali: Infezioni fungine che possono interessare la mucosa orale.
5. Neoplasie orali
Carcinoma orale (cancro orale): Tumore maligno che può svilupparsi in qualsiasi parte della cavità orale, ma è più comune nella lingua, nelle labbra e nel pavimento della bocca. I fattori di rischio includono fumo, consumo di alcol e infezione da HPV (Papillomavirus umano).
Tumori benigni: Come i lipomi o i fibromi che possono svilupparsi nei tessuti molli della bocca.
6. Malattie sistemiche con manifestazioni orali
Lupus eritematoso sistemico: Una malattia autoimmune che può causare lesioni orali, come ulcere e arrossamenti.
Sindrome di Sjögren: Una malattia autoimmune che provoca secchezza delle mucose, inclusa quella orale, aumentando il rischio di carie e infezioni orali.
7. Disordini funzionali
Bruxismo: Abitudine di digrignare i denti, spesso legata a stress o disturbi del sonno, che può portare a danni ai denti e alle articolazioni temporo-mandibolari (ATM).
Disfunzione temporo-mandibolare (ATM): Dolore o difficoltà nei movimenti della mascella, che può essere causato da stress, traumi o malocclusioni.
Diagnosi e trattamento
La diagnosi delle patologie orali si basa su un esame fisico, una valutazione della storia clinica e, se necessario, su indagini come radiografie, biopsie o test microbiologici. Il trattamento varia a seconda della patologia specifica e può includere:
Farmaci (antibiotici, antivirali, antifungini, antinfiammatori).
Chirurgia (estrazioni dentali, resezione di tumori orali, trattamento delle cisti).
Terapie conservativa (igiene orale, uso di collutori, trattamento delle carie).
Inoltre, la prevenzione è fondamentale per evitare molte delle patologie orali. Ciò include una corretta igiene orale, visite regolari dal dentista, e l’adozione di uno stile di vita sano (limitare il consumo di zuccheri, evitare il tabacco e l’alcol).
L’osteonecrosi da bifosfonati (ONJ) è una condizione rara ma grave che può verificarsi in pazienti trattati con bifosfonati, farmaci utilizzati principalmente per il trattamento di malattie che coinvolgono una riduzione della densità ossea, come l’osteoporosi e il morbo di Paget, o per prevenire complicazioni ossee in pazienti con cancro, come le metastasi ossee.
Cause e meccanismo
I bifosfonati agiscono inibendo l’attività degli osteoclasti, le cellule che normalmente sono responsabili del riassorbimento osseo. Sebbene siano efficaci nel prevenire la perdita ossea e nel rafforzare le ossa, in alcuni casi possono interferire con il normale processo di rimodellamento osseo, riducendo l’afflusso di sangue alle ossa. Questo ridotto apporto di sangue può danneggiare i tessuti ossei e causare osteonecrosi, specialmente nelle ossa della mascella.
Fattori di rischio
Alcuni fattori che aumentano il rischio di sviluppare osteonecrosi da bifosfonati includono:
Trattamenti a lungo termine con bifosfonati: Specialmente in quelli che assumono bifosfonati per periodi prolungati.
Trattamenti endovenosi: I bifosfonati somministrati per via endovenosa, come il zoledronato (Zometa) o l’acido ibandronico, sono più frequentemente associati all’ONJ rispetto a quelli orali.
Trattamenti oncologici: Pazienti con metastasi ossee o che stanno ricevendo trattamento per il cancro (specialmente per il cancro della mammella, prostata o del polmone) sono a rischio maggiore.
Interventi dentali: Procedure chirurgiche dentali, come estrazioni o impianti, possono aumentare il rischio di osteonecrosi nelle persone trattate con bifosfonati.
Altri fattori: Infezioni, uso concomitante di corticosteroidi, diabete, e fumo.
Sintomi
I sintomi iniziali possono essere subdoli e comprendono:
Dolore o fastidio alla mascella
Gonfiore o arrossamento delle gengive
Sfiancamento o mobilità dei denti
Ulcere o lesioni nella bocca che non guariscono
Infezioni dentali persistenti
Diagnosi
La diagnosi di osteonecrosi da bifosfonati è basata su una combinazione di anamnesi clinica (uso di bifosfonati), sintomi clinici e, spesso, esami radiografici per visualizzare le aree colpite.
Trattamento
Il trattamento dell’osteonecrosi da bifosfonati dipende dalla gravità della condizione e può includere:
Trattamenti conservativi: Antibatterici locali, farmaci per il controllo del dolore e la cura delle lesioni.
Interventi chirurgici: Rimozione di tessuti necrotici o lesioni ossee.
Interruzione del trattamento con bifosfonati: In alcuni casi, la sospensione dei bifosfonati può essere presa in considerazione, ma ciò deve essere valutato attentamente da un medico.
L’approccio preventivo più importante include un’attenta igiene orale e la gestione di qualsiasi problema dentale prima di iniziare il trattamento con bifosfonati. In pazienti che assumono questi farmaci, è fondamentale mantenere regolari controlli odontoiatrici.