Parodontologia & igiene orale

Parodontologia & igiene orale

La parodontologia è una branca dell’odontoiatria che si occupa della diagnosi, prevenzione e trattamento delle malattie che interessano i tessuti di supporto dei denti: gengive, legamento parodontale, osso alveolare e cemento radicolare. Questi tessuti sono fondamentali per la stabilità e la salute dei denti. Se non trattate, le patologie parodontali possono portare alla perdita dei denti e a gravi problemi di salute orale.

Cerchiamo di chiarire meglio l’argomento.

Struttura dei Tessuti Parodontali
Il parodonto è composto da:

  1. Gengiva: tessuto che riveste la parte superiore dei denti e copre l’osso alveolare. La gengiva sana è rosa, compatta e aderisce strettamente ai denti.
  2. Legamento parodontale: insieme di fibre che collegano il dente all’osso alveolare, mantenendo il dente stabile e assorbendo le forze masticatorie.
  3. Osso alveolare: osso che sostiene i denti, localizzato attorno alle radici.
  4. Cemento radicolare: tessuto che riveste la radice del dente e lo collega al legamento parodontale.

Malattie Parodontali

L’etiopatogenesi delle malattie parodontali è prevalentemente batterica, soprattutto dovuta a batteri Gram-negativi, in presenza di placca muco-batterica.

Studi hanno dimostrato che una scarsa o insufficiente igiene orale provoca gengiviti in tutti i soggetti, mentre l’insorgenza della malattia parodontale richiede una predisposizione individuale legata a un deficit immunologico, locale o generale.

Un’altra causa di danno parodontale sono i traumi occlusali di primo tipo, che si verificano quando forze anomale per intensità o direzione vengono applicate su denti originariamente sani.

Anche le cause metaboliche possono incidere: se l’alimentazione è carente, innaturale o mal combinata, la flora batterica del tubo digerente può alterarsi, inducendo uno stato di intossicazione subcronica che, sebbene non sempre avvertito dal paziente, può manifestarsi con gengive malate.

Se il dentista sospetta una simile causa, potrebbe integrare la terapia orale con una riconsiderazione della dieta e dello stile di vita del paziente.

Le malattie parodontali sono generalmente classificate in due categorie principali:

Gengivite: forma lieve di malattia parodontale che interessa solo le gengive. Si manifesta con infiammazione, arrossamento, gonfiore e sanguinamento, soprattutto durante lo spazzolamento.

La gengivite è reversibile con una corretta igiene orale.
Parodontite (nota anche come piorrea): forma più grave che coinvolge i tessuti di supporto più profondi, come il legamento parodontale e l’osso alveolare.

La parodontite può provocare danni permanenti ai denti, perdita di osso e mobilità dentale.

Se non trattata, può causare la perdita dei denti e portare a sintomi come gengive ritirate, alitosi persistente, sensibilità dentale e, nei casi avanzati, la formazione di ascessi.

Cause delle Malattie Parodontali

La causa principale è l’accumulo di placca batterica sui denti, che produce sostanze chimiche in grado di danneggiare i tessuti parodontali. Altri fattori di rischio includono:
Scarsa igiene orale: la mancata rimozione della placca favorisce l’accumulo di tartaro.
Fumo: la vasocostrizione causata dal fumo riduce la risposta immunitaria e facilita la proliferazione di batteri nocivi.
Malattie sistemiche: condizioni come il diabete possono compromettere la salute delle gengive e dei tessuti parodontali.
Fattori genetici: alcune persone sono geneticamente predisposte a sviluppare malattie parodontali. Cattiva alimentazione: una dieta povera di vitamine e minerali, in particolare di vitamina C, influisce negativamente sulla salute gengivale.
Stress: lo stress indebolisce il sistema immunitario e può aggravare le malattie gengivali.

 

Diagnosi

La diagnosi di malattia parodontale si basa su:

Esame clinico: il parodontologo valuta le gengive per segni di infiammazione, gonfiore, sanguinamento e recessione gengivale.

Sondaggio parodontale: mediante uno strumento specifico, si misura la profondità delle tasche parodontali, che possono indicare infezione e danno osseo.
Radiografie dentali: per osservare la perdita ossea attorno ai denti, segno di parodontite avanzata.

Trattamento della Parodontologia

Il trattamento dipende dalla gravità della malattia e può includere:
Igiene orale professionale:
Detartrasi: rimozione di placca e tartaro sopra e sotto la linea gengivale.
Lucidatura: per rendere la superficie dei denti liscia, prevenendo la formazione di tartaro.
Scaling e root planing: trattamento profondo per rimuovere placca e tartaro sotto la linea gengivale e levigare le radici dentali.
Antibiotici: per trattare le infezioni batteriche locali, sia sotto forma di gel che di antibiotici sistemici.
Chirurgia parodontale: per rigenerare il tessuto osseo e rimuovere il tartaro dalle aree profonde.
Chirurgia plastica gengivale: per correggere la recessione gengivale e migliorare l’estetica del sorriso.

Prevenzione

La prevenzione delle malattie parodontali si basa su una buona igiene orale quotidiana:

-Spazzolamento dei denti almeno due volte al giorno con dentifricio al fluoro.
-Uso del filo interdentale o di scovolini.
-Visite regolari dal dentista per controlli e pulizie professionali.
-Evitare il fumo e seguire una dieta equilibrata.
-Gestire condizioni sistemiche come il diabete.

Ruolo del Parodontologo

Il parodontologo è il dentista specializzato nella diagnosi e nel trattamento delle malattie parodontali, comprese le chirurgie e la rigenerazione ossea, nonché la gestione degli impianti dentali nei casi di perdita di denti causata da infezioni parodontali gravi. La parodontologia è fondamentale per mantenere la salute orale complessiva e prevenire complicazioni più gravi.
Biotipo o Fenotipo?
Una recente revisione sistematica ha classificato i biotipi gengivali in 3 categorie principali:
Biotipo sottile e festonato: corone dentali triangolari, gengiva sottile, osso alveolare relativamente sottile.
Biotipo spesso e piatto: corone squadrate, gengiva fibrosa e spessa, osso alveolare spesso.
Biotipo spesso e festonato: gengiva fibrotica spessa, denti “snelli”, gengiva cheratinizzata minima.
Il biotipo sottile è più predisposto alla recessione gengivale rispetto al biotipo spesso, e ciò deve essere preso in considerazione prima di intraprendere trattamenti ortodontici, chirurgici o restaurativi.

La nuova classificazione ha introdotto il termine “fenotipo parodontale”, suggerendo di sostituirlo alla vecchia definizione di “biotipo parodontale”.

Il fenotipo indica una dimensione che può cambiare nel tempo in risposta a fattori ambientali e interventi clinici.
Il fenotipo parodontale comprende:
Fenotipo gengivale: spessore gengivale (GT) e ampiezza del tessuto cheratinizzato (KTW).
Morfologia ossea: spessore della corticale vestibolare.
Dimensione degli elementi dentali.

È stato documentato che la salute parodontale può essere mantenuta anche senza un abbondante tessuto cheratinizzato, se il paziente segue una buona igiene orale.

Tuttavia, la presenza di gengiva cheratinizzata è importante per i soggetti con scarso controllo della placca. La sua mancanza è un fattore di predisposizione alla recessione gengivale e all’infiammazione.

BIBLIOGRAFIA:
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